Carried Interest: che cosa è e da dove origina il nome

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Il Carried Interest è un elemento fondamentale del mondo del Venture Capital (VC) e del Private Equity (PE) in quanto rappresenta una quota di profitti che un gestore di un fondo di VC o PE riceve in aggiunta alla sua parte di partecipazione al fondo stesso. Il Carried Interest è un incentivo per il gestore del fondo a fare un buon lavoro nel sostenere le società che finanzia, perché la sua remunerazione dipende dal successo di queste società.

Nel mondo del VC e del PE, i gestori dei fondi lavorano per trovare società che hanno potenziale di crescita e successo. Una volta identificate queste società, il gestore del fondo investe denaro nel loro sviluppo e crescita, sfruttando la sua esperienza e conoscenza del mercato per aiutarle a raggiungere il successo.

Quando una società finanziata da un fondo di VC o PE viene venduta o quotata in borsa, i profitti vengono divisi tra gli investitori del fondo e il gestore del fondo. Il Carried Interest rappresenta una percentuale di questi profitti che viene assegnata al gestore del fondo in aggiunta alla sua quota di partecipazione al fondo stesso.

In alcuni casi, il Carried Interest può rappresentare fino al 20% dei profitti totale, ma questa percentuale può variare a seconda dei termini specifici del contratto tra il gestore del fondo e gli investitori.

Si tratta quindi di un elemento cruciale della remunerazione dei gestori dei fondi di VC (se vuoi saperne di più sui fondi di VC ne parliamo qui) e PE e un incentivo per loro a investire denaro e risorse nella crescita e nello sviluppo delle società finanziate. Questo strumento ha una storia antica e radicata e continua a essere un elemento importante della finanza moderna.

Ma da dove nasce il nome “carried interest”? Se ti dicessimo che c’entra la Serenissima, ci crederesti?

Origine del nome

Il termine "carried interest" ha le sue radici nella repubblica marinara di Venezia del 15° secolo, dove i marinai mercantili si recavano spesso a Costantinopoli per commerciare spezie e seta provenienti dall'estremo oriente. Questo tipo di commercio poteva generare enormi profitti, ma comportava anche un rischio sostanziale, perché raccogliere il capitale per acquistare la merce e affittare una nave era molto costoso per l'investitore.

Per incentivare gli investitori a finanziare i commercianti, il governo veneziano creò un contratto tra l'investitore e il mercante che faceva il viaggio. I profitti generati dalla vendita della merce erano divisi tra l'investitore e il commerciante secondo gli accordi del contratto. Questa disposizione limitava la responsabilità per entrambe le parti e dava ai commercianti la possibilità di migliorare la propria sorte nella vita, assumendosi i rischi intrinseci del viaggio.

Oggi, il private equity funziona allo stesso modo. Dopo che le società sono state vendute, il gestore del fondo riceve una percentuale dei profitti, proprio come faceva il capitano della nave nel 15° secolo.

Il carried interest è uno strumento importante per i gestori del fondo perché li incentiva a fare il loro lavoro con diligenza e a raggiungere i massimi profitti possibili. Questo a sua volta aiuta a creare un equilibrio tra il desiderio dei gestori del fondo di generare profitti e il rischio che gli investitori devono affrontare.

In sintesi, il Carried Interest è un elemento cruciale della remunerazione dei gestori dei fondi di VC e PE e un incentivo per loro a investire denaro e risorse nella crescita e nello sviluppo delle società finanziate.

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